I ricordi, quei frammenti preziosi che possono risvegliarsi nella mente attraverso gli oggetti,
costituiscono una parte fondamentale della nostra esperienza umana. Dai numerosi viaggi compiuti
dalla mia famiglia è emerso un archivio caotico di immagini, istanti rimasti senza nome ne data, quasi dimenticati. Queste immagini sono accompagnate da una serie di oggetti, souvenir portati con sé da ogni destinazione visitata, anch’essi frammenti di memoria.
In un mondo in cui la frenesia della vita quotidiana spesso ci fa dimenticare i tesori del passato,
questo progetto nasce da una profonda esigenza di ordinare e dare nuova vita a questi frammenti preziosi, come atto di amore e rispetto verso la nostra storia familiare e le esperienze che l'hanno plasmata nel corso del tempo. Attraverso un processo di rielaborazione delle immagini d’archivio,
si intende non solo conservare ma anche interpretare e arricchire la trama dei ricordi, aggiungendo nuovi strati di significato a ciascuna immagine, creando così una narrazione visiva più profonda e completa.
Si tratta di un viaggio attraverso il passato, un'opportunità di riportare alla luce momenti significativi che rischiano di perdersi nell'oblio del tempo. L'archivio, inizialmente privo di ordine, diventa così il punto di partenza per un'esplorazione creativa. Inoltre la mancanza di etichette temporali aggiunge un elemento di mistero, permettendo agli osservatori di immergersi nella narrazione visiva. In definitiva, questo progetto non è solo un tentativo di organizzare il passato, ma anche di celebrare la ricchezza dei viaggi, i luoghi che nel corso degli anni cambiamo, i legami famigliari e la bellezza intrinseca nei dettagli spesso trascurati.
Siamo in grado di plasmare una narrazione visiva che continua a evolversi, tanto quanto i ricordi stessi.
Memories, those precious fragments that can awaken in the mind through objects, constitute a fundamental part of our human experience. From the numerous journeys undertaken by my family, a chaotic archive of images has emerged—moments left unnamed and undated, almost forgotten. These images are accompanied by a collection of objects, souvenirs brought from each visited destination, also fragments of memory.
In a world where the frenzy of daily life often makes us forget the treasures of the past, this project arises from a profound need to organize and breathe new life into these precious fragments, as an act of love and respect for our family history and the experiences that have shaped it over time. Through a process of reworking archival images, the intention is not only to preserve but also to interpret and enrich the tapestry of memories, adding new layers of meaning to each image, thus creating a deeper and more complete visual narrative.
It is a journey through the past, an opportunity to bring to light significant moments that risk being lost in the oblivion of time. The initially disordered archive becomes the starting point for a creative exploration. Moreover, the lack of temporal labels adds an element of mystery, allowing observers to immerse themselves in the visual narrative. Ultimately, this project is not just an attempt to organize the past but also to celebrate the richness of journeys, the places we change over the years, family bonds, and the intrinsic beauty in often overlooked details.
We have the ability to shape a visual narrative that continues to evolve, much like memories themselves.